Al via il festival di “Curva Minore” dedicato a Peter Brötzmann

Cinque giorni di musica, tra Palazzo Branciforte e S. Maria degli Angelini, con la presenza di grandi sassofonisti internazionali, per la prima volta a Palermo

di Gilda Sciortino

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 Peter Brötzmann

Renderà omaggio ai 75 anni di Peter Brötzmann “Super Saint Saxophone”, il festival Internazionale del sassofono, che si terrà da venerdì 11 a martedì 15 marzo tra l’Auditorium di Palazzo Branciforte e la Chiesa di S. Maria del Piliere, nota anche come degli Angelini, in via Bara all’Olivella 2. Quello che prenderà vita sarà un vero e proprio evento sui sassofonisti che hanno cambiato la storia della musica contemporanea, ma quella più radicale, senza limiti e confini. Per la prima volta, poi, saranno insieme Peter Brötzmann e Michel Doneda, due pietre miliari del sassofono contemporaneo.

Insomma, 5 giorni di storia della rivoluzione, dal punto di vista dei sassofoni, con i più grandi virtuosi europei dello strumento, riuniti eccezionalmente nel capoluogo siciliano.

Doneda AG«Intanto c’è da dire che Brötzmann e Doneda, nella loro lunghissima carriera, non si sono mai incontrati, non hanno mai suonato insieme. Il fatto che accada nella nostra città – afferma Lelio Giannetto, presidente dell’associazione per la musica contemporanea “Curva Minore”, che promuove l’evento – ci fa sentire felici di poter produrre quello che può considerarsi un appuntamento destinato a rimanere impresso nella memoria. Veramente, senza alcuna retorica, possiamo indicare come musica della rivoluzione quella inventata da Brötzmann che, già qualche anno prima dello storico 1968, insieme a molti altri musicisti dell’area geo-culturale mitteleuropea, iniziava un processo di radicalizzazione delle esperienze della musica di ricerca, derivata sia dai linguaggi di origine jazzistica che dalle matrici accademiche. Ha compiuto il 6 marzo i suoi primi settantacinque anni e questo ha dato spunto a noi e al Goethe-Institut Palermo per dedicare alla sua imponente figura artistica e umana queste cinque giornate di concerti, incontri, proiezioni cinematografiche. Saranno, però, dedicate anche all’uomo e all’artista che, se non sono riusciti nell’intento di cambiare il mondo, hanno di certo cambiato il corso della storia della musica. Nulla, dopo le rivoluzionarie invenzioni musicali messe in opera da Brötzmann e compagni, è stato più lo stesso: dotato di una straripante energia quasi adolescenziale riesce a incantare il pubblico e a reggere da solo il flusso sonoro di un’intera orchestra».

Veramente ricco il parterre di presenze a questo speciale festival, dove si ritroveranno altri rivoluzionari sassofonisti delle generazioni successive che, malgrado ognuno di essi abbia seguito un differente orientamento stilistico attraverso vari percorsi di ricerca, possono considerarsi in qualche modo discendenti dalla materia sonora originaria, creata per la prima volta dal sassofonista tedesco.

«È, per esempio, il caso del grandissimo Michel Doneda, oggi ultrasessantenne – prosegue Giannetto – che ha dedicato tutta la sua musica al sassofono soprano, sviscerandone ogni minimo segreto e inventando un modo assolutamente nuovo di concepire il suono del suo strumento. Dotato di una concentrazione dalla resa energetica oltre ogni immaginazione, recupera con una disinvolta naturalezza ciò che nessuno mai riuscirebbe a immaginare come suono prodotto dalla capacità umana. La sonorità di Michel Doneda, infatti, assume le sembianze di un suono ora celestiale, ora angelicamente demoniaco, ricongiungendo ogni possibilità timbrica oltre i limiti del possibile».

Per la prima volta a Palermo, poi, ci sarà il gruppo S/4 con il sassofonista Inglese John Butcher, altro virtuosissimo caposcuola che, insieme a Hans Koch, Christian Kobi e Urs Leimgruber, é pronto a regalare un gran finale con il loro speciale quartetto di sassofoni soprano. Koch, già presente più volte, invece, é noto al pubblico di “Curva Minore” per aver preso parte, nel 2002, alla monumentale esecuzione di “Treatise” di Cornelius Cardew.

Tra le presenze siciliane va sottolineata quella del sassofonista Gaetano Costa, grande interprete dei linguaggi del contemporaneo. Non mancherà lo stesso Giannetto, già in duo con Michel Doneda tra il 1999 e il 2002, che inviterà il virtuoso violinista ericino Alessandro Librio a un colloquio a tre dall’indirizzo musicale rinnovato.

CURVA MINORE sicilian improvisers orchestraGli incontri musicali basati sulla composizione istantanea si arricchiranno della partecipazione di alcuni esperti musicisti, componenti della Sicilian Improvisers Orchestra, che incontreranno per la prima volta gli svizzeri Koch, Kobi, Leimgruber e, neanche a dirlo, lo stesso Doneda. 

Attesa anche la proiezione, alle 18.30 di sabato 12 nell’ Auditorium di Palazzo Branciforte, del film Soldier of the Road (Francia 2011) di Bernard Josse su Peter Brötzmann, con un’attenta intervista di Gerard Rouy. Si tratta di un importante documento che ritrae, con tratti poetici di altissima verità, il quadro culturale e sociale dei più grandi rivoluzionari della musica europea che, se non hanno cambiato la società, hanno di certo modificato il corso della storia della musica.

Il via alle danze, quindi, lo darà, alle 21.30 di venerdì 11, il concerto “Mistic sounds” con
Michel Doneda (soprano sax), Lelio Giannetto (contrabbasso), Alessandro Librio (violino, viola). Sabato 12, invece, subito dopo la proiezione del film, ecco l’atteso “Impossible angel” con Michel Doneda (soprano sax) e Peter Brötzmann (tenor sax), prima da soli e poi insieme.
Alle 12 di domenica 13 marzo, sempre a Palazzo Branciforte, “Rituali”, con i sassofoni di Gaetano Costa, che eseguirà musiche di G. Scelsi, R. Vaglini, G. Rapisarda e L. Garau. Alle 19, giungerà Edoardo Marraffa (tenor sax) con “Rituals”.

Grande serata, quella di lunedì 14, nella splendida Chiesa di “S. Maria del Piliere”, dove prenderà vita il concerto “Free angels” con Hans Koch (soprano sax ), Christian Kobi (soprano sax), Urs Leimgruber (soprano sax), Michel Doneda (soprano sax) ed Edoardo Marraffa (soprano sax) in ensemble con Beppe Viola (sassofono soprano), Marcello Cinà (sassofono soprano), Eva Geraci (flauto), Benedetto Basile (flauto), Giuseppe Greco (chitarra) e Gandolfo Pagano (chitarra preparata).

Super Saint Saxophone” si concluderà martedì 15, sempre a “S. Maria del Piliere”, con “Cold Duck” la performance degli S/4 che vedrà alternarsi sul palco John Butcher (soprano sax), Hans Koch (soprano sax ), Christian Kobi (soprano sax) e Urs Leimgruber (soprano sax).

Un programma, dunque, veramente ricco e ogni giorno sorprendente, che non potrà non vedere la partecipazione del pubblico che da tempo segue questi artisti, ma anche di quello che desidera conoscere mondi altri nei quali la musica e uno strumento speciale come il sassofono riescono a trasportare, facendo abbandonare chiunque al sogno e alla magia. Provare per credere.

Il Festival è organizzato con il sostegno dell’assessorato regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, di Civita Sicilia e degli Amici dei Musei Siciliani. Per informazioni e prenotazioni, anche rispetto alla possibilità di fare visita, durante questi 5 giorni, al Monte di Santa Rosalia e ai Pupi della Collezione Cuticchio, chiamare al tel. 091.8887767.