Rischia la demolizione l’aereo in cui i Campioni del mondo e Pertini giocarono una famosa partita a carte

La rete si mobilita per salvare il Dc9 dell’Alitalia che nel 1982 riportò a casa la squadra Campione del mondo e al cui interno si svolse una partita a carte divenuta storica

di Valeria Lo Verde Morante

 L'immagine della celebre partita a carte

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L’aereo dell’Alitalia, famoso per aver riportato a casa i Campioni del Mondo del 1982, e dove si giocò la celebre partita a scopone fra il CT Bearzot, Zoff, Causio e l’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini, rischia ancora una volta di essere demolito.

L’aereo militare, da quel campionato mondiale di calcio del 1982 ha attraversato parecchie vicissitudini e nel corso degli anni, si è più volte pensato di renderlo visitabile ed altrettante di distruggerlo.

Attualmente l’aereo si trova in un piazzale nell’aeroporto di Fiumicino e, anche se non può più volare, il suo interno si è mantenuto benissimo, è praticamente intatto, compreso quel tavolo dove si giocò una partita a carte la cui foto è un ricordo indelebile per molti italiani.

Negli anni, spiega la compagnia, ci sono state molte proposte per valorizzare l’aereo, ma i costi del trasporto e gli aspetti burocratici dell’operazione, hanno impedito che il progetto diventasse realtà. Tanto che adesso, Alitalia, sta nuovamente pensando di rottamarlo.

L’aereo si trova in un piazzale nell’aeroporto di Fiumicino, il suo interno si è mantenuto benissimo, è praticamente intatto, compreso quel tavolo dove si giocò una partita a carte la cui foto è un ricordo indelebile per molti italiani

Così il web si sta mobilitando, sperando nell’intervento delle istituzioni o di qualche privato, nella convinzione che quell’aereo, in qualche modo protagonista di una pagina importante dello sport, ma anche del nostro paese, meriti un destino migliore.

D’altronde ancora oggi, a distanza di oltre 30 anni, la foto di quella partita a carte fra quattro uomini amati ed apprezzati da tutto il paese, ogni tanto appare sui social network e riscuote parecchi consensi. Anche Alitalia, proprietaria dell’aereo, ne riconosce il valore, e forse, quel pezzetto di storia, andrebbe davvero tutelato e valorizzato.

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