L’ironia e la poesia di “Ieri l’altro al Confine” al Teatro Mediterraneo Occupato

Una pièce che mette in scena sogni ed emozioni, con Giuditta Perriera, Matteo Contino e Francesco Galizzi in scena

di Gilda Sciortino

 Giuditta Perriera

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Una drammaturgia piena e sentita, quella attraverso cui si snoda “Ieri l’altro al Confine”, prodotto e diretto da Santi Cicardo, in programma alle 21.15 di venerdì 29 aprile al TMO, in via Martin Luther King, a Palermo.

spettacolo-Giuditta-locandina---webIn scena, pronti a dare vita a una piece dalle emozioni forti e continue, ci saranno Matteo Contino, Francesco Gulizzi e Giuditta Perriera, grazie ai quali a fare da padrone saranno l’ironia e la poesia.

L’ironia sarà, per esempio, quella di Maurice, arma per eccellenza dissacratoria di chi ha capito il gioco e guarda gli eventi da lontano, con distacco e senza false aspettative. Uno stato d’animo attraverso il quale lo spettatore coglierà e vivrà il non sense della pace, tanto attesa da Lilli che si paleserà attraverso un annuncio radiofonico, uno dei tanti della Storia.

Ci sarà, però, un terzo personaggio, il cosiddetto Confiniere, mero esecutore delle regole del nuovo trattato di pace, deprivato dalla guerra di sentimenti e ricordi, che traccerà un nuovo confine capace di sconvolgere le abitudini e la quotidianità, in fondo rassicuranti nella loro ripetitività, di Maurice e Lilli. Gli stessi, la cui vena poetica attraverserà tutta la rappresentazione, dando loro modo di rivelare quella cura quasi sacerdotale con cui daranno una sepoltura ai morti, nonostante Maurice più volte ripeterà: «Si muore e basta. Non c’è più nulla».

Lo stesso Confiniere risulterà per un attimo un’altra delle anime poetiche, soprattutto quando ricorderà che, appeso a un aquilone, aveva immaginato un oltre, un luogo nel quale i suoi pensieri si sarebbero potuti mischiare con le nuvole e arrivare fino a dio. Uno spettacolo dai tanti colori, che toccherà diverse corde emozionali. “Ieri l’altro al Confine” è una creazione delle OfficineTeatraliquintArmata.

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