La Fille du régiment di Donizetti torna al Teatro Massimo con lo storico allestimento di Zeffirelli

Una tournée che muove 162 tra artisti e tecnici, 2 container via mare con le scene, 50 casse in aereo coi costumi, e che a maggio sarà in Oman su invito della “Royal Opera House” di Muscat

di Gilda Sciortino

 Foto Lannino

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Torna nuovamente sulle scene del Teatro Massimo domenica 13 e martedì 15 marzo. Parliamo dello storico allestimento di Franco Zeffirelli per La Fille du régiment di Gaetano Donizetti con la regia di Filippo Crivelli e due grandi interpreti palermitane, come i soprani Desirée Rancatore e Laura Giordano

TM FIlle u r+®giment Giordano 2014 Foto Lannino IMG_5889Lo fa, peraltro, in un’occasione speciale come la prossima tournée del Teatro Massimo, in programma a maggio a Muscat, capitale del Sultanato dell’Oman, su invito della “Royal Opera House”: una tappa importante che segna il ritorno del Teatro ai grandi appuntamenti internazionali. La tournée coinvolge 162 persone tra professori d’orchestra, artisti del coro e tecnici, prevedendo la partenza di due container via mare con le scene e il trasporto in aereo di oltre cinquanta casse con costumi, parrucche e gioielli di scena. Le comparse saranno, invece, selezionate direttamente a Muscat, secondo la politica di progressivo coinvolgimento dei cittadini omaniti nella preparazione degli spettacoli d’opera.

Il programma della tournée del Teatro Massimo, relativa alla stagione 2015/2016 della “Royal Opera House” di Muscat, prevede tre recite de La Fille du régiment, in programma dall’11 al 14 maggio, mentre un concerto con il soprano Diana Damrau e il basso-baritono Nicolas Testé, il 18 maggio. Sul podio Keri-Lynn Wilson, già altre volte alla guida dell’Orchestra del Teatro Massimo. Nel ruolo di Marie, la vivandiera del reggimento che, riscoperte le origini nobiliari, viene “costretta” a tornare nella gabbia dorata del palazzo della marchesa, invece, due grandi interpreti palermitane, i soprani Desirée Rancatore e Laura Giordano. Accanto a loro, i tenori Shalva Mukeria e Pietro Adaini, quest’ultimo nei panni del giovane tirolese Tonio che, per amore della vivandiera, si arruola nel reggimento. Il baritono Vincenzo Taormina interpreterà Sulpice, sergente che con gli altri soldati si è preso cura di Marie; Anna Maria Chiuri sarà la marchesa di Berkenfield, presunta zia di Marie, in realtà sua madre; il soprano Daniela Mazzucato, già interprete di tantissimi ruoli nelle stagioni del Teatro Massimo, vestirà i panni della Duchessa di Krakenthorp, ruolo da sempre affidato a carismatici interpreti teatrali.

ROYAL OPERA HOUSE MUSCAT 2«Sono molto lieta di vedere qui a Palermo la rappresentazione de La Fille du régiment che sarà poi a Mascate – sottolinea il ministro plenipotenziario Paola Amadei, ex ambasciatore d’Italia a Mascate – . Ho avuto il piacere di collaborare con le istituzioni artistiche e culturali di Palermo nel corso del mio precedente incarico a Mascate, sia con il TM sia con il Conservatorio, che hanno portato e porteranno delle opere di altissimo spessore musicale e artistico, contribuendo ulteriormente al rafforzamento della collaborazione fra i due paesi».

«Non possiamo che essere contenti – aggiunge il sovrintendente del Teatro Massimo, Francesco Giambrone – del fatto che la “Royal Opera House” di Muscat abbia scelto il Massimo tra i teatri d’opera ospiti della sua stagione. Nei prossimi anni, questa Fondazione sarà sempre più impegnata in tournée e scambi, rafforzando la presenza all’estero e il suo ruolo internazionale. Questa tournée, poi, ci dà l’occasione di portare all’estero un nostro allestimento storico di grandissimo pregio, ma anche alcuni grandi artisti siciliani».

“Non possiamo che essere contenti – aggiunge il sovrintendente del Teatro Massimo, Francesco Giambrone – del fatto che la “Royal Opera House” di Muscat abbia scelto il Massimo tra i teatri d’opera ospiti della sua stagione”.

Per il regista Filippo Crivelli, usare l’ormai leggendario allestimento di Franco Zeffirelli potrebbe essere considerato quasi un atto di sfida.

«Si, sfida al gigantismo imperante delle scenografie di oggi – afferma Crivelli -, come anche all’ esasperazione dei dettagli costruiti, agli ingombri da kolossal cinematografico che tanto spesso gravano nel teatro attuale e della lirica e della prosa. Invece, non vuole essere affatto una sfida: la ragione principale è una sola. Mi offrissero sempre la regia del La Fille du régimentsempre riproporrei l’allestimento di Franco Zeffirelli, anno 1959, perché mai intuizione scenografica per un’opera è stata più felice di questa. Ecco, dunque, perché ancora una volta ho scelto, abbracciato, rifinito, evidenziato questo allestimento, concepito nel lontano 1959 per il Teatro Massimo di Palermo».

TEATRO MASSIMO SPETTACOLO "LA FILLE DU REGIMENT"«Una tournée tutta siciliana – si inserisce Desirée Rancatore –. Oltre a me e a Laura, infatti, ci sono due grandi artisti come Vincenzo Taormina, anche lui palermitano, e il catanese Pietro Adaini. Ho interpretato il ruolo di Marie tante volte, sia al Teatro Massimo sia in molti altri teatri in Italia e all’estero. Torno con particolare entusiasmo a Muscat, dove sono già stata protagonista della Traviata; sono sicura, però, che questa nuova esperienza sarà particolarmente bella, perché in compagnia di persone che conosco da tanti anni e che hanno sempre accompagnato importanti momenti della mia carriera».

La fille du régiment, opéra-comique fra le più note e apprezzate di Gaetano Donizetti, debuttò a Parigi nel febbraio 1840 e pochi mesi dopo, in italiano, su libretto tradotto da Calisto Bassi, alla Scala. A Palermo arrivò nel 1845 al Real Teatro Carolino, dove Donizetti era stato direttore artistico nel 1825/1826. Nel corso dell’Ottocento andò in scena altre due volte, sempre nello stesso teatro nel 1862 e, al Teatro Garibaldi, nel gennaio 1871. Sulle scene del Teatro Massimo l’opera arrivò, sempre nella versione italiana e su idea di Tullio Serrafin, il 23 aprile del 1959, con quello stesso allestimento che, dopo più di mezzo secolo, continua a mantenere la sua freschezza e agilità e che adesso è pronto per un nuovo debutto in Oman. Regista e autore delle scene e dei costumi per il Teatro Massimo fu allora Franco Zeffirelli, ispirato dalle celebri imagerie di Épinal: le brillanti, giocose, coloratissime immagini che crearono un’aura favolistica attorno all’epopea napoleonica. Un allestimento che, da allora a oggi, passato alla versione francese, ha avuto innumerevoli riprese sia in Italia sia all’estero, fino a quella del 2014 al Teatro Massimo. Protagonista l’allegra vivandiera, “trovatella” adottata da un intero reggimento francese, in un tripudio di tamburi, grancasse, allegri cori militari, invenzioni, esaltazioni patriottiche.

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