La felicità è un sistema complesso

di floriana

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(Italia, 2015) di G. Zanasi con V. Mastandrea, H. Yaron, G. Battiston

“Non pensarci”, del 2008, era stato il suo film di maggior successo (nonché l’ultimo, finora), quindi perché non affidare per il nuovo lavoro il ruolo di protagonista ancora a Valerio Mastandrea, peraltro in straordinaria sintonia con lui? Gianni Zanasi deve aver fatto tale semplice ragionamento nella fase preparatoria di questa stratificata e intelligente commedia, tanto da chiamare anche altri attori facenti parte del vecchio cast. La vicenda riguarda Enrico, che per professione si fa amico degli imprenditori sconsiderati (per censo, età, inesperienza) e li spinge a mollare allegramente le loro aziende agli squali che li aspettano al varco. Il nostro sarebbe pure un idealista, ma non reagisce granché alle scorrette implicazioni degli incarichi che gli affidano; lo frenano, tra l’altro, dei poco lusinghieri precedenti paterni. Gli piomba in casa la bizzarra fidanzata israeliana del fratello codardo, una figura che condizionerà il suo modus operandi, soprattutto nell’apparentemente semplicissimo “caso” di due adolescenti che hanno ereditato una fiorente attività.