Festival di Cannes: la Palma d’Oro va a Ken Loach

Il regista conquista la giuria con la storia del falegname cinquantenne e della madre single, entrambi bisognosi dell’aiuto dello Stato per sopravvivere

di Valeria Lo Verde Morante

 Una scena del film vincitore

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Ancora una volta il Festival di Cannes non è solo lustrini e red carpet, ed è Ken Loach a vincere la Palma d’Oro per il suo “I, Daniel Blake”, l’ennesimo film di denuncia dell’ottantenne regista britannico, che già dieci anni fa portò a casa il massimo riconoscimento di Cannes per il film “Il vento che accarezza l’erba”.

La storia del falegname cinquantenne e della madre single, entrambi bisognosi dell’aiuto da parte dello Stato per sopravvivere, ha conquistato sia la giuria che il pubblico in sala.

Loach, dopo la meritata standing ovation seguita all’annuncio del premio, che gli è stato consegnato da Mel Gibson, ha voluto sottolineare il momento di grande difficoltà che stiamo vivendo e l’importanza del cinema che può e deve raccontare la società ed ha concluso dicendo:  “Non solo un altro mondo è possibile, ma è necessario”.

Il presidente della giuria, George Miller, e gli altri giurati, fra cui Valeria Golino, hanno espresso grande soddisfazione per i premi assegnati e per la qualità dei film di questa 69ma edizione del festival, sottolineando che, con solo otto premi a disposizione, inevitabilmente qualche film meritevole non ha ottenuto alcun riconoscimento.

 

A seguire gli altri premi:

Miglior attore: Shahab Hosseini per Le Client di Asghar Farhadi

Miglior attrice:  Jaclyn Jose per Ma’ Rosa di Brillante Mendoza

Miglior Sceneggiatura: Ashgar Farhadi per Le Client di Asghar Farhadi

Miglior regista (ex aequo): Olivier Assayas per Personal Shopper e Cristian Mungiu per Bacalaureat

Gran Prix della Giuria: Xavier Dolan per Juste la fin du monde

Camera d’Or per la migliore opera prima: a Divines di Houda Benyamina 

Palma d’oro del cortometraggio: Time Code di Juanjo Giménez

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